Bollicine Unconventional

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spiritogiusto_3Apriamo la nostra rubrica “Spirito Giusto Unconventional” con un argomento che ci appassiona molto ma che, forse, troppo spesso è schiavo di luoghi comuni: le bollicine.

Se, infatti, ci sono tantissimi spumanti italiani degni di nota, è frequente che quando si decide di ordinare un calice di bollicine le proposte siano sempre ricorrenti: sempre le stesse denominazioni e gli stessi vitigni. Tutto magnifico, vini eccellenti, ma spesso si tende a trascurare che in Italia si producono bollicine strepitose anche in zone meno conosciute, con vitigni e metodi particolari.

Oggi vogliamo portarvi ad assaggiare delle bollicine dove meno vi aspettereste.

spiritogiusto_4D’ARAPRÌ – Puglia

Non vi diciamo una cosa nuova, perché ormai i vini di D’Araprì sono conosciutissimi e contano una schiera di appassionati enorme, ma bisogna ammettere che la scommessa fatta dai fondatori di questa cantina non è stata affatto banale: in una terra vocata prevalentemente ai rossi intensi e ai bianchi fermi, dedicare un’intera produzione alle bollicine metodo classico non era una cosa affatto scontata.

Non solo: nonostante sia un’idea che ancora oggi ci sembra innovativa, in realtà l’inizio della storia di D’Araprì si radica negli anni Ottanta, periodo in cui certamente non c’era la stessa richiesta che c’è oggi di vini inusuali e che propongano il patrimonio autoctono della regione da cui provengono in maniera non convenzionale. Nonostante tutto ciò, questo caso unico nella storia pugliese ha avuto un grande successo ed oggi è una realtà consolidata e strutturata.

L’azienda propone una selezione di bollicine metodo classico basate principalmente su vitigni autoctoni della regione: Bombino, Montepulciano, Nero di Troia; completa il tutto un utilizzo non preponderante di Pinot Nero. Ogni volta che apriamo una loro bottiglia restiamo folgorati dall’eleganza, ma anche dall’intensità e dalla piacevolezza che questi vini sanno esprimere. Avvolgenti, raffinati, non possono certo lasciare indifferenti.

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