

Di Michele Lucivero – 25 Dicembre 2022, 10:45
Natale vuole dire allegria, brio, atmosfera frizzante, per cui quando si pensa alla festa più emozionante e conviviale dell’anno, solitamente ci vengono in mente le bollicine metodo classico, da accompagnare ad un dolce, a tutto il pasto, oppure anche semplicemente per sentire quel soave rumore del tappo che salta…che Natale sarebbe, se non ci fosse una buona bottiglia da stappare?
E così, anche noi della Wine Specialists Council, abbiamo deciso di festeggiare e augurare il buon Natale a tuttə i/le nostrə lettori/lettrici con delle bollicine davvero eccezionali, andando ad esplorare un terroir che a noi sta molto a cuore e che comincia, finalmente, ad offrire prodotti di qualità assolutamente competitivi sul mercato nazionale e internazionale.
Abbiamo, infatti, deciso di presentarvi due bollicine vinificate con metodo classico, ma non si tratta degli ottimi champagne francesi, non si tratta degli insuperabili franciacorta lombardi oppure degli storici trentini DOC, ma di bollicine pugliesi assolutamente gradevoli al palato e al portafoglio.
Spumante Brut Metodo classico d’Araprì, 12,5% vol.

Era il 1979 quando “tre amici al bar” con passioni comuni decisero di fare una scommessa: produrre esclusivamente vini con metodo classico utilizzando il bombino bianco coltivato nella Capitanata, una regione geografica localizzata in provincia di Foggia. Da allora la casa vitivinicola d’Araprì (dalle iniziali del cognome dei tre titolari Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore) producono vini d’eccellenza in grado di ottenere riconoscimenti di grande livello.
Noi della Wine Specialists Council abbiamo degustato un Brut di d’Araprì, il primo in assoluto ad essere vinificato dalla casa e ad essere commercializzato. Viene prodotto da Bombino bianco e Pinot nero da vitigni collocati nel comune di San Severo (FG) e, come tutti i vini a metodo classico, il Brut riposa per 24 mesi al riparo della luce ad una temperatura di 13° C nei sotterranei dell’antica Cantina.
Alla vista si presenta di colore paglierino carico, molto brillante con un perlage sottile e persistente, mentre al naso il Brut di d’Araprì non ha nulla da invidiare alle sensazioni olfattive di un classico champagne: sentori tostati di crosta di pane si accompagnano ai profumi più delicati di fiori gialli e di mela, pesca e agrumi. La caratteristica del Brut è di avere un contenuto zuccherino intorno ai 5 g/l, per cui in bocca si presenta secco, rotondo con una sensazione di morbidezza che accompagna tutta la bevuta e lascia percepire chiaramente tutte le sensazioni olfattive anche sulla lingua. È chiaro che siamo di fronte ad un vino di qualità definita, ben disposto a rimanere ancora per qualche anno in affinamento. Tuttavia, per chi volesse festeggiare oggi il Santo Natale, noi consigliamo di abbinarlo a dei gradevoli frutti di mare, che non possono mancare sulle tavole pugliesi nei giorni di festa, ma anche con un aperitivo di terra a base di pomodori o lampascioni sottolio, burratine, taralli con seme di finocchio oppure anche con un classico panettone artigianale.
……………….
Buon Natale dalla Wine Specialists Council!