Franciacorta, Trentodoc e gli altri: 12 spumanti Metodo Classico con cui brindare
4 MAY, 2017
di ANNA MAZZOTTI
Intensi, morbidi, complessi: che siano Nature, Brut o Dry, gli spumanti Metodo Classico, scelti solitamente per aperitivi e occasioni di festa, sono sempre più conosciuti in tutto il mondo. Ecco come scegliere
Preferite bere uno spumante giovane, immediato, con bollicine grandi e vivaci, molto aromatico, con sentori di fiori e frutta fresca, oppure ne volete uno di maggior struttura e complessità sensoriale, morbidezza e profondità, con perlage fine e delicato, aromi di frutta matura, brioche, nocciola e agrumi e con maggior persistenza finale?
Insomma, meglio un Prosecco, prodotto con uve Glera e metodo Martinotti-Charmat oppure uno spumante Metodo Classico principalmente a base di Chardonnay, Pinot noir e Pinot bianco?
Sono esperienze enologiche molto diverse, ma capita spesso che si faccia confusione.
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È lo spumante di punta dell’azienda di San Severo (Foggia): una cuvée Nature ottenuta da uve a bacca nera Montepulciano e Pinot nero vinificate in bianco, di cui si utilizza esclusivamente il mosto di prima spremitura, dedicata alla Dama Forestiera, ovvero la gentildonna inglese dell’800, Elisa Croghan, convivente dell’ultimo Principe di San Severo Michele di Sangro. Vino intenso ed elegante, fresco ed equilibrato, con aromi di frutta matura e spezie, sentori di pasticceria, un po’ iodato. La Dama Forestiera viene prodotta solo in bottiglie Magnum, che si affinano per almeno cinque anni. Prezzo: 55 euro.