Per chi la conosce bene, la provincia di Foggia è un luogo che affascina e rapisce. Enormi distese di grano, viti e uliveti intervallate da piccoli boschi, morbide alture e affascinanti cittadine che si contendono un territorio, dove la felicità e la serenità sembrano subito e facilmente a portata di mano. Qui si ha l’impressione che le idee possano più agevolmente realizzarsi, nella realtà dei fatti cosi non è, ma in tal modo appare. Questa terra, posta a nord della Puglia, sembra ultimamente attraversata da un iperattivo genius loci capace di riempire l’anima di chi abita questi luoghi. Un soffio vitale che dimora in quella particolare luce che l’avventore fatica a dimenticare perché dalla Pianura del Tavoliere al Gargano, ti resta ben ferma negli occhi oltre che nel cuore. In un ambiente cosi, chi si appresta a fare impresa o semplicemente a consolidare quella che già esiste, getta il cuore oltre l’ostacolo, riuscendo spesso in grandi imprese, che hanno tutte l’obiettivo di migliorare l’ambiente in cui si vive, conservandolo e proteggendolo al contempo.
Per capire al meglio la filosofia e la qualità delle aziende (e delle persone) che operano in questo territorio, approfitto dell’imminente fine anno, per intraprendere con voi, uno straordinario viaggio attraverso le maggiori eccellenze di questa provincia, augurando a tutti loro, e a chi con loro lavora, uno straordinario 2017 ricco di nuovi successi!!!
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Cantine d’Araprì
Via Michele Zannotti, 30 San Severo (Fg)
Quella dei D’Araprì è una storia vera. I tre ragazzi di San Severo, Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore, che un tempo suonavano il jazz nelle cantine della loro città, sono riusciti a creare in meno di una generazione (la loro), un prodotto già da tempo considerato, a ragione, un classico tra gli spumanti italiani.
La Cantina D’Araprì è oggi una realtà consolidata nell’agro di San Severo che produce spumante Metodo Classico rispettando severi processi etici e qualitativi. L’amore ed il rispetto per i loro prodotti inizia proprio dalle loro storie personali, ricordo che uno di loro, è nato proprio nella regione dello Champagne, quando suo padre lavorava alla produzione del famoso Vino degli Dei. Mentre gli altri due, sono nati all’ombra di quell’uva che una volta veniva utilizzata altrove per tagliare vini più nobili, perché da queste parti, i veri “Nobili” (i proprietari terrieri), non prestavano molta attenzione alle loro produzioni.
In questi anni, il loro straordinario esempio è stato seguito da altre case vinicole che, scommettendo anch’esse su questo prodotto, hanno dato vita ad un vero e proprio distretto spumantistico, paragonabile per qualità e quantità, solo a quello del più famoso Franciacorta.
Una visita alle loro cantine, vale davvero il viaggio.