Il week end gastronomico: San Severo di Puglia, cinque cantine da scoprire nella piccola Reims

Città e paesi da mangiare e bere
Puglia
Foggia

22/11/2023

San Severo è al centro della Daunia, qui dove guidare è un po’ navigare perchè si percorrono chilometri e chilometri senza incontrare abitazioni e centri abitati, sino a che, in lontananza, non spuntano i campanili delle chiese barocche. Un centro storico grande, dove non bisogna assolutamente perdere il Museo dell’Alto Tavoliere, il Teatro Giuseppe Verdi, il Santuario della Madonna del Soccorso, la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine giusto per citare i riferimenti più importanti di questa cittadina di quasi 50mila abitanti. Ma il bello viene…sotto: sono 540 le cantine scavate nel corso dei secoli sotto le abitazioni che testimoniano una importante attività vitivinicola che risale all’antichità e che ha avuto il massimo sviluppo durante la crisi della fillossera nella seconda metà dell’800, quando la Puglia doveva rispondere alla domanda di vino proveniente da tutta Europa.

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Su queste solide radici nasce la cantina D’Arapri (acronimo dei fondatori Girolamo d’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore) che ha un valore storico immenso: per la prima volta nel Mezzogiorno è stato portato avanti un progetto coerente di spumantizzazione con risultati eccellenti. Una storia iniziata quasi per gioco da una band di musicisti appassionati di Champagne nel 1979 e che oggi è diventata un punto di riferimento per chi è vuole misurarsi con questo settore. Spumanti da Bombino, Nero di Troia, ma anche Pinot Nero lasciato dai francesi all’inizio dell’800, cantine che proprio come a Reims si sviluppano sotto le case e le strade del centro storico per arrivare in piazza. Sotto il Po non esiste un’azienda che fa solo spumantizzazione metodo classico. Uno spettacolo affidato adesso alla seconda generazione.

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