SAN SEVERO in Capitanata NEI SECOLI
L’Editto del 1116 dell’Abate Adenolfo
Anno 1151
Per la prima volta l’abitato di San Severo compare in un documento.
1230
L’imperatore Federico II fa abbattere le mura corrispondenti all’attuale “giro interno” e con queste riempie il fossato: ciò per punire ed umiliare il paese, che schieratosi con i padri Benedettini, gli si era ribellato e affida la città ai Cavalieri dell’Ordine dei Templari. Si ritiene questa l’epoca dell’inizio della coltivazione del vitigno Bombino bianco, portato dai Templari nel loro rientro dalla Terra Santa. Con l’avvento della successiva dominazione Angioina, le mura vengono ricostruite con un perimetro più ampio, corrispondente all’attuale “giro esterno”.
1491
Ferrante I concede a San Severo, città libera, lo Statuto Municipale. Forse è in questo periodo che qui viene coniata una moneta: un tornese con la dicitura SANTVS SEVER DE CAPITANATA.
1580
Il 9 marzo il papa Gregorio XIII eleva San Severo a Cattedra Episcopale, trasferendovi il vescovado della vicina Civitate. Nell’aprile dello stesso anno la città diviene feudo di Gian Francesco di Sangro , investito col titolo di Principe di San Severo da Filippo II.
30 luglio 1627
Un forte terremoto rade al suolo la Città.
Il terremoto, con magnitudo 6,7 e con epicentro proprio San Severo, fece arretrare il mare di 3-4 chilometri che poi si riverso sulla costa Garganica distruggendo villaggi e inondando le città di Lesina e Manfredonia (è stato uno dei cinque tsunami più devastanti della storia italiana del secondo millennio).
Cronaca minuziosa dell’abate Lucchino.
1628
Gli anni del post-terremoto si presentano particolarmente agitati per il deteriorarsi dei rapporti tra potere politico e potere religioso. segue
1656
Quasi alla fine del 1656 anche il territorio di San Severo viene interessato dalla seconda ondata di epidemia di peste levantina che, provenendo dalla penisola iberica, imperversa violentemente nel bacino del Mediterraneo occidentale. segue
1667
Nasce a San Severo Matteo Sassano, detto Matteuccio, fu un celebre cantante italiano, castrato di voce sopranile, soprannominato il rosignolo di Napoli.
1710
Il 30 gennaio del 1710 nacque a Torremaggiore, vicino San Severo, Raimondo Di Sangro, da don Antonio di Sangro e Cecilia Caietani d’Aragona. La madre morì quando il bambino aveva soltanto un anno. E anche i primi due fratelli, Paolo e Francesco, morirono in tenera età . Per cui a soli 16 anni Raimondo ereditò il titolo di VII Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore. I membri della sua famiglia erano Grandi di Spagna, e per linea paterna, sostenevano di discendere direttamente da Carlo Magno. La sua cultura di molto superiore alla media, unita alla sua naturale propensione allo studio, ne fece uno dei “geni” del Settecento napoletano ed europeo.
1 marzo 1742
A San Severo, il primo marzo 1742 si dà inizio alla “confezione” del libro dell’Apprezzo generale, comprendente “tutti i beni stabili che da questi cittadini della città di San Severo e forastieri bonatenenti si possiedono“.
20 aprile 1797
Festività di San Severo. Francesco I dei Borboni con la madre Carolina (moglie di Re Ferdinando I) assiste in Cattedrale alla messa, di ritorno da Lesina per una battuta di caccia.
8 febbraio 1799
Dei Repubblicani, sull’onda della rivoluzione francese, erigono, al lato della Chiesa dei Celestini, l’albero della Libertà. Ne segue un bagno di sangue ad opera dei monarchi, che vedono in questo simbolo un sovvertimento sociale. Il tutto sotto il simulacro della Madonna del Soccorso, portata lì per l’occasione.
25 febbraio 1799
A due miglia da San Severo diecimila soldati borbonici si scontrano contro settemila soldati francesi comandati dal generale Duhesme. I Francesi dopo aver sconfitto i soldati borbonici entrano in San Severo e saccheggiano la Città.
Giugno 1799
Viene rimossa da via Carceri Vecchi angolo Vico Tribunale, la colonna di granito (ora esposta in villa comunale vicino la Chiesa dei Cappuccini) dove venivano legati i condannati ed esposti al pubblico.
2 agosto 1806
Michele di Sangro viene nominato principe. Sarà XI e l’ultimo principe di San Severo, in quanto nello stesso anno viene abolita con una legge la feudalità. Destinò, dopo la sua morte (5-2-1890), tutto il suo enorme patrimonio ad opere di pubblica utilità, delegando ai Comuni (in particolare San Severo e Torremaggiore, dove i suoi feudi erano più cospicui) il compito di promuovere il progresso e la prosperità dell’economia, soprattutto agricola, servendosi delle rendite fondiarie. Fu la sua compagna, Elisa Croghan ad attuare le disposizioni testamentarie.
L’Ultimo Principe di San Severo
1806
I terreni del Tavoliere vengono ripartiti ai locatari, in maggioranza Proprietari abruzzesi di grandi greggi. Finisce la transumanza e l’economia dell’agro di San Severo comincia a trasformarsi da pastorale in agricola.
1809
Invasione delle locuste nelle campagne del Circondario di San Severo.
21 novembre 1819
Viene solennemente inaugurato, nell’antico Palazzo del Decurionato, il Teatro comunale “Real Borbone”, primo teatro all’italiana di Capitanata e uno dei primi edificati nel Mezzogiorno. Fu la massima sala teatrale della città dal 1819 al 1927. segue
2 luglio 1820
Morelli e Silvati danno inizio alla rivolta che chiedeva al governo Borbonico la Costituzione. A San Severo la Carboneria contava un gran numero di adepti. Re Ferdinando, con falso giuramento in un primo tempo dà la Costituzione. Ma dopo la sconfitta di Guglielmo Pepe ad Antrodoco e Rieti, scioglie il Parlamento e ristabilisce la Monarchia assoluta. Morelli viene arrestato con tradimento a Chieuti e tradotto nelle carceri di San Severo. Un prete di San Severo: Paolo Venusi viene arrestato e muore nelle carceri.
16 luglio 1827
Viene benedetto solennemente il Cimitero impiantato su una versura e mezza di terreno acquistato dal Sindaco dell’epoca Don Michelangelo Del Sordo. Il terreno si trova tra le vie rurali di San Marco e Torre dei Giunchi.
14 febbraio 1829
L’intendente di Capitanata, Nicola Santangelo, dopo aver sentito il parere della Camera consultiva del commercio di Foggia, richiesto dal sottintendente di San Severo il 5 agosto 1828, emette un’ordinanza in merito al regolamento per le compagnie dei misuratori di San Severo.
1837
Scoppia il Colera e fa 697 vittime su una popolazione di circa 16.000 abitanti.
1838
Durante il Venerdì Santo le processioni del Cristo alla Colonna e della Madonna Addolorata si svolgevano autonomamente, ognuna con la propria confraternita. In quell’anno, casualmente, le due processioni si incontrarono allo stesso incrocio, in Largo Cappuccini. L’incontro fu così commovente che si volle perpeturarlo negli anni.
1848
Ferdinando II di Borbone dà finalmente al Regno delle due Sicilie la Costituzione.
1854
Viene inaugurata la grande Villa Comunale, presso il convento dei cappuccini.
1861
Insurrezione del popolo di San Severo per la deprecata condizione sociale. Vi furono numerosi morti ed arresti di massa.
25 aprile 1864
Con l’inaugurazione del tronco Ortona-Foggia della ferrovia Adriatica entra in funzione la stazione. La stazione di San Severo è la prima media stazione pugliese che s’incontra provenendo da nord sulla linea adriatica. Serve non soltanto la città di San Severo ma l’intero Tavoliere settentrionale e i centri del nord del Gargano. La stazione è la seconda per importanza nella provincia di Foggia, dopo quella del capoluogo
1865
San Severo viene colpita da un’altra terribile epidemia di vibrio cholerae più alta rispetto all’epidemia degli anni 1836-37. segue
18 maggio 1874
Una disastrosa gelata distrugge tutti i raccolti, compresi, in alcune contrade, tutti gli alberi di ulivo.
19 febbraio 1887
Muore Donna Teresa Masselli-Mascia, forse la benefattrice più grande che San Severo abbia mai avuto. Ospedale, Carceri, Orfanotrofio, Chiese, poveri, derelitti, furono sempre al centro del suo cuore.
8 settembre 1902
Viene inaugurato l’Asilo Inabili al Lavoro, voluto da Concetta Masselli, Marchesa di Brumo.
26 ottobre 1902
Posata la prima pietra della Casa Salesiana, su terreno donato da Donna Assunta Fraccacreta. La costruzione dell’istituto Salesiano fu terminata nel 1904.
I primi preti Salesiani arrivarono nel 1905 e vi restarono fino al 1968, dopo aver formato migliaia di ragazzi Sanseveresi. Il primo direttore dei Salesiani sarà don Ermidoro Caramaschi.
settembre 1906
La Banda Bianca di San Severo vince il premio alla Esposizione Internazionale di Milano.
31 dicembre 1910
Alle ore dieci di sera, al suono della Banda Bianca, arriva la corrente elettrica e San Severo si illumina: la strada alla nuova epoca è stata aperta.
12 novembre 1912
Elisa Croghan, compagna del “Principe di San severo” Michele Di Sangro, assegna alla città di San Severo 1600 ettari di terreno: le rendite ottenute dalla coltivazione di questa vasta estensione di terreno, dovevano servire a promuovere il progresso e la prosperità dell’agricoltura sanseverese.
11 luglio 1915
La posa della prima pietra dell’Ospedale Civile “Teresa Masselli-Mascia” era avvenuta il 1° giugno del 1900, mentre l’inaugurazione avvenne nel 1906. L’Ospedale però incomincerà a funzionare effettivamente solo nel 1915 con l’inaugurazione ufficiale dell’11 luglio. Al primo piano, nell’avancorpo dell’Ospedale venne situato per diversi anni il Ginnasio. L’Ospedale porta il nome della nobildonna Teresa Masselli-Mascia che fortemente volle un’ Ospedale per la Città di San Severo. Prima della sua morte, avvenuta nel 1887, aveva acquistato buona parte del terreno situato a destra della Villa Comunale, e su di esso doveva poi sorgere il futuro nosocomio. Però questa nobildonna che tanto amore profuse per la nostra Città, non poté veder realizzata la sua opera, ma prima di morire ne lasciò per testamento l’obbligo ai propri eredi.
4 novembre 1922
Inaugurazione nel Cimitero del Monumento ai 371 caduti Sanseveresi della Grande Guerra
29 aprile 1923
Inaugurazione ufficiale del nuovo edificio scolastico “Principe Umberto” attuale “E. De Amicis” mediante una solenne cerimonia con la partecipazione eccezionale di sua maestà altezza reale, il principe ereditario Umberto giunto in città per l’occasione direttamente dalla capitale. segue
4 ottobre 1923
In piazza Pebliscito, alla presenza del geradrunviro De Bono e del gerarca Avv. Giuseppe Caradonna di Cerignola, viene inaugurato il monumento ai Caduti della Guerra ’15-18′. Lo scultore è il romano Amleto Cataldi
maggio 1928
In occasione della festa Patronale, viene inaugurata in Piazza Zuppetta (oggi Piazza dell’incoronazione) una fontana monumentale, posta al centro della piazza e all’imbocco del Viale della Stazione. Il disegno della fontana è dell’Architetto Cafiero di Roma, ed è stato costruito con pietra bianca di Apricena.
29 ottobre 1929
Viene inaugurato il campo sportivo “Ricciardelli” così chiamato perché il terreno è stato donato alla Città da Ricciardo Ricciardelli. Negli anni seguenti spesso oltre che per manifestazioni sportive il “Ricciardelli” venne utilìzzato anche per saggi ginnici delle scuole primarie e secondarie svolti alla presenza delle Autorità Locali e del Prefetto Leone.
1930
Il Podestà di San Severo approva il progetto di un mercato coperto in Piazza Nicola Tondi, che verrà poi inaugurato nel 1932 dal Prefetto, mentre il rito sarà celebrato dal Vescovo di San Severo. Funziono come mercato fino alla fine degli anni 1970. Dopo anni di abbandono e degrado, è stato recentemente ristrutturato (2010) e viene utilizzato come spazio espositivo.
27 ottobre 1931
Il ministro delle comunicazioni Costanzo Ciano inaugurò le Ferrovie del Gargano, che collegano la stazione di San Severo a una serie di località del Gargano, come Ischitella, Foce Varano e Rodi Garganico fino a Peschici.
9 dicembre 1937
Viene inaugurato, con la rappresentazione dell’opera Cecilia di Licinio Refice e seguita nei giorni successivi dall’Andrea Chènier e dall’Aida dirette dal maestro Pasquale De Angelis, il nuovo teatro Littorio (attuale Teatro Giuseppe Verdi). segue
9 settembre 1943
Un episodio della resistenza a San Severo. Cronaca di uno scontro a fuoco tra un reparto di soldati italiani e truppe tedesche il giorno dopo dell’armistizio avvenuto presso l’ex caserma di Corso Garibaldi.
Cronaca.
23 marzo 1950
I lavoratori di San Severo insorsero contro le forze di polizia, alzando barricate e assaltando le armerie e la sede del MSI. Gli scontri causarono un morto e circa quaranta feriti tra civili e militari, e l’esercito occupò coi carri armati le principali vie della città. Nei giorni seguenti, con l’accusa di insurrezione armata contro i poteri dello Stato, furono arrestate centottantaquattro persone, assolte e rilasciate dopo il processo, un anno dopo. segue
GALLERIA IMMAGINI
Mietitrice al lavoro
Trebbia al lavoro nell’area comune di porta Foggia
Caratteristico negozio di alimentari in piazza San Francesco
Esposizione per natale di tacchini, agnelli e capretti. Via M. Tondi (Porta Lucera)
Fosse di grano in piazza Carmine
Trasporto delle fascine potate agli ulivi e destinate come combustibile ai forni per il fragrante pane
Tipico sposalizio con le carrozze
Uno scorcio di via Alessandro Minuziano dopo la nevicata del rigido inverno del 1952
Artista scultore ebanista del legno. Grand’Uff. Commendatore Antonio d’Amico
Scuola vasai dei fratelli Gambardella