Terra e Vitigni

terrenoPrima di tutto la terra. La Buona terra della Capitanata di Puglia, asciutta e generosa. Questa è la terra degli Spumanti d’Araprì. Una Terra favorita dalla sua composizione, dall’esposizione e dal clima. Una terra destinata dalla natura e dall’uomo ad una produzione limitata ma di grande livello qualitativo. Il nostro territorio presenta tutte le caratteristiche per la coltivazione della vite.

Protetto dai monti della Majella e dal Promontorio del Gargano non è soggetto a gelate , ma ha una buona ventosità che non provoca lo sviluppo di muffe e una scarsa piovosità. Il terreno è calcare-argilloso con presenza di limo e sabbia, ha un altitudine tra 80 e 100 m. s.l.m. e una leggera pendenza,  presenta un ottima insolazione e buone escursioni termiche giornaliere. I terreni ben dotati di calcare e sostanza organica, possiedono una elevata capacità idrica consentendo così una regolare maturazione dell’uva. Su questi terreni le uve maturano lentamente, senza sbalzi improvvisi, senza riduzioni del grado di acidità e senza dispersioni delle componenti aromatiche.
I 14 ettari di vigneto vengono coltivati con pratiche colturali che privilegiano l’utilizzo di prodotti biologici e lotta guidata, servendosi di elementi organici per un migliore rispetto dell’ambiente.
La qualità del vino nasce anzitutto nella vigna: il vino migliore, infatti, si ottiene da grappoli giunti a perfetta maturazione, prodotti da vitigni selezionati in funzione delle condizioni di clima e terreno della zona dove cresceranno, coltivati con la cura e la passione che si dedicano ad un giardino, per ottenere il meglio.
La ricerca della qualità parte dall’uva, coltivata a pergola pugliese con una densità di 3.500 ceppi per ettaro: la produzione/ceppo più modesta consente non solo un maggior titolo zuccherino, che spesso non è essenziale per la preparazione di basi spumanti, ma soprattutto modifica il rapporto tra acido malico e acido tartarico, essenziale per una base spumante particolarmente fine e per disporre di un pH basso.